Nel mondo del calcio moderno, gli sponsor sulle maglie dei club sono diventati un’importante fonte di reddito. Non sorprende, quindi, che molti club della Serie A cerchino di massimizzare le entrate provenienti da questo canale. In questo articolo, esploreremo come alcune squadre hanno fatto meglio di altre in questo senso, con un’attenzione particolare ai casi di Juventus, Fiorentina, Sassuolo e Cremonese. Inoltre, analizzeremo come l’entrata di Digitalbits nel mondo del calcio influenzerà i bilanci di Inter e Roma.

Quanto valgono le maglie delle tue squadre preferite della Serie A?

La Serie A sta vivendo una nuova primavera, grazie alla maggiore competitività delle squadre italiane in Europa. Nonostante il campionato sia ai titoli di coda, con il Napoli dominante fin dall’inizio, le squadre italiane sono ai quarti di finale di Champions League, con buone possibilità di arrivare in semifinale e magari in finale. Tuttavia, il nostro interesse principale non è tanto incentrato sul calcio, quanto sul valore commerciale dei contratti degli sponsor delle maglie. Quanto valgono? Abbiamo già discusso dei problemi dell’Inter con Digitalbits, ma questo è il momento per tutte le squadre di fare il punto della situazione e prepararsi per la prossima stagione.

Il podio ha una sorpresa: la Fiorentina.

Mentre molti avrebbero pensato che Juventus, Milan e Inter fossero in cima alla lista, è la Fiorentina a occupare il posto del Milan, grazie all’accordo da 25 milioni di euro con Mediacom. Questo accordo è un vero e proprio capolavoro per la squadra viola, ma è stato fortemente influenzato dal fatto che Mediacom è un’azienda di proprietà della società. In pratica, questo accordo fa parte di una delle linee di finanziamento (assieme al conto capitale) che il proprietario Rocco Commisso ha strutturato per la squadra. Questo meccanismo diventa ancora più evidente se si considera che il valore di mercato dello sponsor precedente era di soli 3,5 milioni di euro. Al primo posto della classifica degli incassi c’è la Juventus, con 45 milioni di euro garantiti dal brand Jeep (che in realtà sono soldi della casa madre Exor tramite Fca). A chiudere il podio ci sono i virtualissimi 24 milioni di euro di Digitalbits per l’Inter.

Ci sono diverse squadre di Serie A che utilizzano lo sponsor di maglia come canale di finanziamento della proprietà, non solo Juventus e Fiorentina. Ad esempio, il Sassuolo riceve 18 milioni di euro da Mapei, mentre la Cremonese ha un accordo da 17 milioni di euro con Arinox e Itailnox, acciaierie del Patron Arvedi. Tuttavia, il podio degli incassi è ancora dominato dalla Juventus con 45 milioni di euro garantiti dal brand Jeep, seguita dall’Inter con i virtualissimi 24 milioni di euro di Digitalbits. La Fiorentina, invece, è una sorpresa perché ha un accordo da 25 milioni di euro con Mediacom, azienda della proprietà. Ma presto potrebbe tornare il Milan, che sta per ultimare l’ultimo anno di contratto con Emirates per 15 milioni di euro e dal 2023/2024 passerà a 30 milioni di euro. Tuttavia, la Roma sta aspettando con preoccupazione l’esito del contratto triennale con Digitalbits, che prevede una prima rata da 5 milioni di euro e le prossime due stagioni da 10 e 21 milioni di euro. La risposta sembra inevitabile, considerando che il colosso cripto non ha liquidato i nerazzurri. E i Friedkin stanno guardandosi attorno alla ricerca di nuove fonti di finanziamento.

Passiamo ai futuri campioni d’Italia (via la scaramanzia è ormai anacronistica). Il contratto con Lete è saldo e duraturo (è in essere addirittura da 18 anni) anche se evidentemente sottostimato rispetto al valore attuale della squadra: 9 milioni di euro a stagione. La Lazio seconda in classifica, invece, ha abbracciato il mondo delle criptovalute come i cugini appena battuti nel derby ma le prospettive di Binance sembrano più solide con un accordo complessivo di 10,7 milioni di euro a stagione (6 per lo sponsor e 4,7 per royalties su prodotti cripto marchiati Lazio) con opzione per il 2023/2024. Un cenno, inoltre, all’Atalanta che con la Champions ha alzato del 40% il proprio prezzo arrivando ai 5 milioni versati da Plus500 per un triennale che scadrà a giugno. Il piazzamento degli orobici, dunque, sarà quest’anno ancora più importante.

Tra le altre squadre di Serie A, la situazione economica è molto diversa. L’Empoli incassa il meno con 500.000 euro da Computer Gross, mentre il Torino ha da poco festeggiato il decennale con Suzuki, che versa 2 milioni di euro. Il Bologna può contare su 2,7 milioni di euro di supporto da parte di Cazoo, mentre Dacia, che detiene anche il naming sponsor dello stadio Friuli, ha investito 1,5 milioni di euro per apparire sulle maglie dell’Udinese. Chiude la lista il Monza con il contratto di sponsorizzazione di 1,5 milioni di euro con Motorola. Anche se si tratta di una neopromossa, ci si sarebbe aspettato di più dalla società di Berlusconi in termini di rendimento pubblicitario.

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